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I Musei Civici

Dal secondo dopoguerra il Castello è sede dei Musei Civici di Pavia, che comprendono la sezione archeologica e altomedievale con gli splendidi reperti romani, goti e longobardi, la sezione Romanica, Gotica e Rinascimentale, la Pinacoteca Malaspina con opere dal XIV al XVI secolo (attualmente chiusa per lavori), la Sala del modello ligneo del Duomo, la Pinacoteca del Seicento e Settecento, la cosiddetta "Sala del collezionista" (in riallestimento) e la "Biblioteca di corte", la Quadreria dell'Ottocento, la Collezione Morone, i Paesaggi pavesi del '900, il Museo del Risorgimento e la sezione di Scultura moderna e Gipsoteca, oltre a spazi adibiti ad esposizioni temporanee nella sala "del Rivellino" e nelle Scuderie.


Per la struttura e le funzioni del museo si rimanda al REGOLAMENTO DEI MUSEI CIVICI DI PAVIA, approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 1 del 21/01/2019, esecutiva dal 5/02/2019.

Opere in viaggio
E ancora... ARCHIVIO CHIOLINI

Oltre alle sale espositive, di cui si trovano qui sotto approfondimenti specifici, il Castello ospita uffici, depositi, spazi utilizzabili per la didattica, una biblioteca specializzata nella storia dell'arte e della città, e una fototeca che comprende archivi fotografici. Tra i più importanti vi è l'ARCHIVIO CHIOLINI.

L'archivio fotografico di Guglielmo Chiolini (Pavia 1900 - 1991) è stato acquisito nel 2009 dal Comune di Pavia - grazie al contributo della Fondazione Cariplo e dell'Unione Industriali della Provincia di Pavia - ed è conservato presso i Musei Civici del Castello Visconteo.

Dal 2015 è ospitato nei locali al secondo piano del Castello Visconteo, recentemente ristrutturati, in uno spazio dedicato e definitivo.

L'archivio consta di oltre 880.000 immagini fotografiche tra positivi, negativi e diapositive, eseguite dal professionista a partire dalla metà degli anni '20 e sino agli anni '80: da principio soprattutto paesaggi naturali del Ticino e del territorio pavese, manifestazioni e personaggi della vita politica e sociale del ventennio, vedute della città in via di trasformazione tra edilizia fascista e ricostruzione post-bellica; poi, dagli anni '60, anche riprese dei grandi cantieri delle infrastrutture italiane ed europee, quali autostrade, dighe, trafori, documentazione dello sviluppo economico cittadino e non, gruppi fotografici per l'Ateneo, l'Ospedale, le celebrazioni famigliari di matrimoni ecc.

Per un assaggio delle immagini disponibili si può procedere con una RICERCA.

Si veda l'approfondimento sul'inaugurazione.

Il video del servizio del TG3 con la presentazione dell'archivio.

L'iniziativa "Mille volti da riconoscere", in collaborazione con La Provincia Pavese.

Come procedere per la consultazione e la ricerca: scrivere a fototecamc@comune.pv.it per prendere appuntamento per una prima ricerca nei materiali dell'archivio fotografico storico tra le fotografie già catalogate e digitalizzate. Si prega di specificare le finalità della propria ricerca o consultazione.

In seguito, qualora i risultati di questa prima ricerca fossero insoddisfacenti, è possibile valutare la possibilità di proseguire la ricerca nei materiali dell'archivio non ancora catalogati e digitalizzati (con costi a carico del richiedente).

Presso la Biblioteca d'Arte dei Musei Civici di Pavia sono inoltre disponibili per la consultazione tutti i cataloghi fino ad ora pubblicati con immagini relative all'Archivio Chiolini.

Per tutte le informazioni e per richiedere riproduzioni fotografiche e stampe: fototecamc@comune.pv.it

Riapertura della Prima sala della Pinacoteca Malaspina riallestita

Riapre al pubblico la prima sala della Pinacoteca Malaspina dei Musei Civici di Pavia completamente riallestita

L'intervento, reso possibile grazie al contributo di Regione Lombardia nell'ambito del Piano Lombardia 2020-2021 - Interventi per la ripresa economica, ha visto attuarsi un progetto avviato negli anni scorsi, che ha l'obiettivo di rinnovare – sotto diversi punti di vista – gli spazi che ospitano le collezioni permanenti dei Musei Civici.

Il Castello Visconteo ospita le raccolte pavesi dalla metà del secolo scorso: negli anni Venti e Trenta del Novecento, a seguito del passaggio del castello dal Demanio al Comune di Pavia, l'edificio fu oggetto di un complesso intervento di recupero che lo rese sede prestigiosa e adeguata per accogliere le collezioni d'arte che man mano vi vennero esposte. Si iniziò nel 1950 con la sistemazione, al pianterreno, della Sezione Archeologica e, nel 1951-1954, di quella della Scultura Romanica, su progetto di Bruno Ravasi (1911-1978).

Nel 1980 venne allestita la Pinacoteca antica, nelle sale al primo piano dell'ala est, sulla scorta del progetto dello Studio del medesimo architetto varesino, e sotto la direzione di Adriano Peroni e Donata Vicini.
A distanza di oltre 40 anni, si è avviato il rinnovamento, partendo dalla prima sala, grazie al contributo di Regione Lombardia.

Il nuovo allestimento, progettato dall'architetto Andrea Perin, d'intesa con la Direzione del Museo e la Soprintendenza competente, ha mantenuto le strutture metalliche e portanti dei pannelli Ravasi, scevre dall'obsoleto sistema di illuminazione, sostituito da un impianto a luci LED ERCO, anche nell'ottica del risparmio energetico.

Il percorso espositivo – che vede riunite in questa sala alcune delle opere più note della collezione pavese, ovvero la Pala Bottigella di Vincenzo Foppa, la Madonna con Bambino di Giovanni Bellini, il Ritratto d'uomo di Antonello da Messina – è stato reso più dinamico, con alcune novità e accortezze.

Particolare attenzione si è inteso prestare al visitatore: nicchie a livello bambino, didascalie parlanti (in italiano e inglese), pannelli didattici, approfondimenti tramite QRcode.

La disposizione delle opere nella sala mantiene un ordinamento tendenzialmente cronologico, in linea con quanto aveva fatto – nello Stabilimento Malaspina – il marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro, alle origini delle collezioni pavesi. Rispettando la soluzione attuata nell'allestimento precedente, sono stati mantenuti a parete gli affreschi staccati provenienti da chiese o palazzi cittadini, con l'aggiunta di uno sfondo che li distingue dai lacerti originari ancora in loco.

Le sale decorate del castello sono infatti il contenitore d'eccezione che si è inteso valorizzare (liberandone le nicchie, e illuminandone espressamente gli apparati decorativi): uno spazio storico che riceve con questo nuovo allestimento una nuova luce, sia figurata che reale.


«Abbiamo voluto investire nella valorizzazione del nostro patrimonio – afferma il Sindaco Mario Fabrizio Fracassi – in un’ottica di rinnovamento degli spazi e valorizzazione delle opere, per andare incontro al pubblico più vasto e chiamarlo a conoscere e amare un luogo di straordinaria suggestione come il Castello Visconteo e i suoi Musei. Grazie alla collaborazione con Regione Lombardia oggi inauguriamo questa nuova sala della pinacoteca, con la volontà di proseguire l’ impegno per la nostra città, la sua storia, la sua cultura». 

 

Approfondimenti Pinacoteca Malaspina

Le sezioni museali

Museo Archeologico e sala Longobarda
Museo Archeologico e sala Longobarda
Pinacoteca Malaspina
Pinacoteca Malaspina
Riapertura della Prima sala della Pinacoteca Malaspina riallestita
Riapertura della Prima sala della Pinacoteca Malaspina riallestita
La Cripta di Sant'Eusebio
La Cripta di Sant'Eusebio
Sezione di Scultura Romanica e Rinascimentale
Sezione di Scultura Romanica e Rinascimentale
Quadreria dell'Ottocento
Quadreria dell'Ottocento
Civica Scuola di Pittura
Civica Scuola di Pittura
Collezione Morone
Collezione Morone
Sezione di scultura moderna e Gipsoteca
Sezione di scultura moderna e Gipsoteca

Gallery

I Servizi

Biblioteca d'arte

La Biblioteca ha un patrimonio scelto di volumi e riviste attinenti a storia dell'arte, archeologia, architettura, urbanistica, numismatica, museologia, beni culturali, conservazione e restauro. La consistenza è di oltre 25.000 volumi. Le riviste, cessate e correnti, assommano a 235 titoli.

I volumi sono catalogati, per autore e per soggetto, con schede in cartaceo fino al 2000 e successivamente sono stati inseriti nel catalogo Unico di Ateneo (OPAC). Si sta anche procedendo alla completa immissione di tutto il patrimonio pregresso nel catalogo informatizzato.

Le pubblicazioni antiche, per rarità, pregio e specificità sono escluse dal prestito, così come quelle di edizione anteriore al 1980. Nella sala di consultazione, posta al secondo piano del castello, funziona un servizio di fotocopiatura a pagamento.

Oltre al patrimonio librario ad indirizzo specialistico, sono presenti le seguenti sezioni: Sezione Pavese, Sezione di Museologia e Museografia, Sezione di Storia (collegata al Museo del Risorgimento), Sezione di Didattica, Sezione di Fotografia.

Contatti

Fototeca e Archivio Chiolini

Tra il patrimonio dei Musei Civici pavesi spicca per consistenza e per interesse la raccolta fotografica, distinta in archivio fotografico storico e archivio corrente.

Il materiale dell'archivio fotografico storico è ordinato in fondi, distinti a seconda del soggetto o della provenienza in collezione. E' conservato nei depositi del Museo e la sua consultazione avviene tramite richiesta. E' composto dai seguenti fondi: Sezione Pavese, Fondo Nazzari, Fondo Risorgimento, Fondo Luigi Robecchi Bricchetti. A questi si è aggiunto nel 2009 l'Archivio fotografico Guglielmo Chiolini, che consta di oltre 880.000 immagini fotografiche tra positivi, negativi e diapositive.

L'archivio corrente raccoglie invece 43.000 immagini, per due terzi delle quali il Museo dispone anche del negativo. Una copia è sistemata in apposite cassettiere nella fototeca, a libera consultazione del pubblico. E' diviso nelle seguenti sezioni: Pavia, Provincia, Italia ed estero, Musei Civici (quest'ultima contiene le riproduzioni dei pezzi delle collezioni museali e delle fotografie dell'archivio fotografico storico).

L'eventuale riproduzione per finalità editoriali o di studio viene effettuata attraverso ditte esterne secondo le modalità stabilite dal regolamento.

Contatti

Direzione, uffici e archivio raccolte

La segreteria e gli uffici sono collocati al secondo piano del castello.

Il direttore e i conservatori ricevono su appuntamento.

Inoltre è disponibile un servizio di consultazione delle collezioni museali attraverso le schede di inventario di tutti i pezzi conservati, esposti o conservati nei depositi.

Si consiglia di contattare i conservatori per prendere appuntamento ed evitare tempi di attesa.

Contatti

Bookshop

Il Bookshop dei Musei Civici è a disposizione del pubblico negli orari di apertura, da lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 14-18, sabato e domenica ore 10-18.

Sono in vendita le pubblicazioni dei Musei, altri libri d'arte, guide storico artistiche delle città, cartoline e gadgets a tema di vario tipo. 

Contatti