Riapertura della Prima sala della Pinacoteca Malaspina riallestita

Riapre al pubblico la prima sala della Pinacoteca Malaspina dei Musei Civici di Pavia completamente riallestita

L'intervento, reso possibile grazie al contributo di Regione Lombardia nell'ambito del Piano Lombardia 2020-2021 - Interventi per la ripresa economica, ha visto attuarsi un progetto avviato negli anni scorsi, che ha l'obiettivo di rinnovare – sotto diversi punti di vista – gli spazi che ospitano le collezioni permanenti dei Musei Civici.

Il Castello Visconteo ospita le raccolte pavesi dalla metà del secolo scorso: negli anni Venti e Trenta del Novecento, a seguito del passaggio del castello dal Demanio al Comune di Pavia, l'edificio fu oggetto di un complesso intervento di recupero che lo rese sede prestigiosa e adeguata per accogliere le collezioni d'arte che man mano vi vennero esposte. Si iniziò nel 1950 con la sistemazione, al pianterreno, della Sezione Archeologica e, nel 1951-1954, di quella della Scultura Romanica, su progetto di Bruno Ravasi (1911-1978).

Nel 1980 venne allestita la Pinacoteca antica, nelle sale al primo piano dell'ala est, sulla scorta del progetto dello Studio del medesimo architetto varesino, e sotto la direzione di Adriano Peroni e Donata Vicini.
A distanza di oltre 40 anni, si è avviato il rinnovamento, partendo dalla prima sala, grazie al contributo di Regione Lombardia.

Il nuovo allestimento, progettato dall'architetto Andrea Perin, d'intesa con la Direzione del Museo e la Soprintendenza competente, ha mantenuto le strutture metalliche e portanti dei pannelli Ravasi, scevre dall'obsoleto sistema di illuminazione, sostituito da un impianto a luci LED ERCO, anche nell'ottica del risparmio energetico.

Il percorso espositivo – che vede riunite in questa sala alcune delle opere più note della collezione pavese, ovvero la Pala Bottigella di Vincenzo Foppa, la Madonna con Bambino di Giovanni Bellini, il Ritratto d'uomo di Antonello da Messina – è stato reso più dinamico, con alcune novità e accortezze.

Particolare attenzione si è inteso prestare al visitatore: nicchie a livello bambino, didascalie parlanti (in italiano e inglese), pannelli didattici, approfondimenti tramite QRcode.

La disposizione delle opere nella sala mantiene un ordinamento tendenzialmente cronologico, in linea con quanto aveva fatto – nello Stabilimento Malaspina – il marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro, alle origini delle collezioni pavesi. Rispettando la soluzione attuata nell'allestimento precedente, sono stati mantenuti a parete gli affreschi staccati provenienti da chiese o palazzi cittadini, con l'aggiunta di uno sfondo che li distingue dai lacerti originari ancora in loco.

Le sale decorate del castello sono infatti il contenitore d'eccezione che si è inteso valorizzare (liberandone le nicchie, e illuminandone espressamente gli apparati decorativi): uno spazio storico che riceve con questo nuovo allestimento una nuova luce, sia figurata che reale.


«Abbiamo voluto investire nella valorizzazione del nostro patrimonio – afferma il Sindaco Mario Fabrizio Fracassi – in un’ottica di rinnovamento degli spazi e valorizzazione delle opere, per andare incontro al pubblico più vasto e chiamarlo a conoscere e amare un luogo di straordinaria suggestione come il Castello Visconteo e i suoi Musei. Grazie alla collaborazione con Regione Lombardia oggi inauguriamo questa nuova sala della pinacoteca, con la volontà di proseguire l’ impegno per la nostra città, la sua storia, la sua cultura». 

 

Locandina invito Pinacoteca