LUCI E OMBRE al Castello Visconteo di Pavia. Avvio del recupero della corte interna (architettura, affreschi, lapidario) per una rinnovata fruizione

Finanziato da Regione Lombardia, Piano Lombardia 2021-2022: Bando per l'assegnazione di contributi per la valorizzazione del patrimonio pubblico lombardo a fini culturali: innovazione e sostenibilità, classificatosi al 1° posto in graduatoria.

Il progetto intende valorizzare la corte interna del Castello Visconteo di Pavia trasformandola da mero luogo di passaggio nel percorso per raggiungere le sale espositive, a spazio accogliente e ricco di suggestioni per i visitatori. Lo spazio dei porticati e dei loggiati sarà dunque recuperato e dotato di nuova 'luce' - sia reale che simbolica - attraverso l'installazione di un nuovo e scenografico impianto illuminotecnico (su modello del cortile della Pinacoteca di Brera, Milano), di nuovi dispositivi di fruizione a diversi livelli e con tecnologie multimediali (anche per disabilità sensoriali), con un contestuale avvio di un piano di studio scientifico di alto livello che si gioverà anche del supporto e della consulenza di tre Atenei Lombardi (Università degli Studi di Pavia, Università degli Studi di Milano-Bicocca e Università degli Studi dell'Insubria di Como) e della "piattaforma mobile Mobartech" (www.mobartech.org), e che sarà finalizzato al restauro di questo luogo, oggi rimasto 'in ombra' rispetto al resto del monumento.

Eppure, questo spazio è quello che, fin dalla costruzione del Castello Visconteo (1360-1365), costituisce il primo impatto per chi entri in questa grande struttura sia dall'ingresso principale del lato sud, sia da quello secondario dal lato ovest (oggi effettivamente accesso ai musei), e venne per questo motivo dotato da Galeazzo II Visconti di un ciclo decorativo di grande effetto scenografico, dedicato alle imprese trionfanti del condottiero, di cui oggi restano percepibili solo alcune porzioni.

Nonostante la perdita del lato nord risalente al 1527, colpisce l'eleganza dei prospetti, con le colonne in pietra d'Angera dei porticati, e le differenti aperture dei loggiati (quadrifore del lato sud, con i rosoni differenziati, trasformate in monofore sul lato est e bifore su quello ovest). L'obiettivo è di ridonare alla città e ai visitatori tutti la possibilità di fruire di uno spazio che, portando le testimonianze delle modifiche anche drastiche che si sono succedute nel corso dei secoli, conserva ancora oggi le tracce degli antichi albori e che, a partire dagli anni Cinquanta del Novecento, presenta nel lapidario reperti dall'antichità al XVIII secolo, provenienti principalmente da edifici monumentali della città, e in parte dal territorio circostante.

Questo obiettivo sarà attuato attraverso diverse azioni che, anche grazie all'utilizzo di mezzi e tecnologie innovative, offriranno al pubblico (anche di target differenziato) risultati di varia tipologia, e si possono qui di seguito sintetizzare:

  • Individuazione delle campate 'modello' su cui intervenire con il restauro di prospetti esterni, intonaci, parti lapidee, affreschi
  • Installazione di un nuovo impianto illuminotecnico che – con una luce LED scenografica ed emozionale – valorizzi porticati e loggiati, con puntamento su alcune opere particolari del lapidario
  • Approfondimenti conoscitivi di tipo scientifico, con un approfondito piano diagnostico a cura di Atenei lombardi (Unipv, Insubria, Bicocca)
  • Coinvolgimento del Laboratorio mobile Mobartech, che supporterà le analisi scientifiche e consentirà il coinvolgimento e l'interazione del pubblico
  • Approfondimenti storico-artistici sulla storia del monumento, valorizzazione dei materiali della fototeca per quanto concerne i restauri della prima metà del Novecento (con schedatura SiRBeC), per implementazione del sito web (e futura pubblicazione cartacea)
  • Studio e valorizzazione del lapidario, con relativa schedatura Sirbec
  • Abbattimento delle barriere architettoniche tra porticati e cortile
  • Creazione di apparati didattici con apporto di nuovi supporti multimediali alla visita, anche per pubblici con disabilità: visita virtuale, video in spazio immersivo (nelle Scuderie), plastico 3D, installazioni tattili per fruizione affreschi, QRcode per app interattive, sia per normodotati, sia per portatori di disabilità (ad esempio podcast; video in LIS), installazioni multisensoriali
  • Attività didattiche articolate a seconda del pubblico, anche scolastico Il progetto mira, dunque, non solo ad intraprendere alcune importanti azioni, come progetto pilota, per avviare il recupero del bene monumentale, attraverso il restauro di alcune porzioni e la resa scenografica attraverso l'illuminazione, ma intende accrescerne la conoscenza e la fruibilità, aumentandone così anche la visibilità e l'attrattività
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